DIDATTICA LAND

"Osserva un bambino che raccoglie conchiglie e ciottoli sulla spiaggia: è più felice
dell’uomo più ricco del mondo. Il suo segreto? Vive nel momento presente,
si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia.
È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa,
la fa intensamente, ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa." ~ Plotino
 Il LABORATORIO "LAND" 2024 di LAND ART E PIETRE IN EQUILIBRIO si è svolto con alunni di diverse classi del ciclo primario, dalla prima alla quinta dell' Istituto Comprensivo Parma Centro, che hanno partecipato al progetto "Io e il mio territorio" nel mese di settembre. L'argomento è stato sviluppato attraverso il filo conduttore della Land Art  (l' "Arte della Terra" che opera sul paesaggio trasformandolo in vario modo).

Inizialmente i bambini hanno conosciuto la Land Art con immagini digitali di artisti locali e di tutto il mondo. Un ampio spettro di composizioni, forme, colori, effetti ottici, che abbracciano l'intera gamma di materiali naturali: rami, foglie, sabbie, ghiaccio ecc... e in particolar modo le pietre che sono parte integrante di questa particolare disciplina. Hanno così scoperto come quest'arte naturalistica per eccellenza può plasmare il territorio con gli stessi materiali di cui è composto.

Consequenziale è stata l'esplorazione nel parco della Cittadella di Parma alla ricerca dei materiali naturali che avremmo utilizzato per gli studi indoor: foglie e rametti, frutti di carrubo e fiori secchi, semi, ghiande e gusci, spighe e fili d'erba e altro ancora. E all'improvviso, perdendoci nei dettagli del prato e del sottobosco, l'ambiente ha iniziato a trasformarsi diventando più interessante, variegato, vivo, ricco di spunti per possibili esplorazioni nella botanica del territorio

Land Art al parco della Cittadella.
Terminata la ricerca, abbiamo colto l'occasione per produrre tutti insieme la nostra prima composizione di Land Art: due grandi cerchi concentrici di foglie secche e rami, intervallati dai frutti di carrubo. L'autunno non è ancora arrivato con la tavolozza dei suoi vivaci colori che permettono la creazione di sfumature e contrasti. Per ora la nostra composizione è adeguata a delimitare uno spazio dove possiamo sederci in cerchio, equidistanti dal fulcro del dialogo, per riflettere sul fatto che conoscere e interagire con la natura significa fare amicizia con gli ambienti in cui viviamo, valorizzarli per la bellezza e le potenzialità. Da questa relazione può nascere il rispetto prima di ogni astratta regola imposta: la Land Art è un'arte PER la natura che stimola spontaneamente un pensiero ecologico

Sulla base di queste prime esperienze è stato possibile approfondire nelle lezioni in aula le caratteristiche della Land Art in rapporto a noi stessi e all'ambiente: la visione del territorio alla luce della fisica dell'equilibrio e della forza di gravità che condiziona la vita in generale, le nostre architetture ed esperienze; il carattere effimero della Land Art e delle Pietre in Equilibrio che si distinguono dall'arte classica e che ci rendono consapevoli della precarietà e trasformabilità di cose e ambienti; le costruzioni storiche dell'ingegneria megalitica e i punti di riferimento nel paesaggio (cairn), dai territori aspri e desertici ai sentieri delle Alpi; gli spunti di geologia del territorio con la sua varietà di pietre di diversa consistenza, dal greto del fiume alla pavimentazione urbana del centro storico della città... e così via. 
Senza entrare troppo nei dettagli, abbiamo affiancato temi teorici alla pratica della ricerca degli equilibri con le pietre, che ha reso immediatamente evidente ai bambini la potenza del pensiero nel momento in cui si raggiunge uno stato di concentrazione sul presente, grazie alla capacità di stare in silenzio mentre si esegue un lavoro difficile con la giusta postura e respirazione.

Momenti del laboratorio...
...i bambini imparano a equilibrare le pietre.









Grazie agli sfondi di sabbia naturale abbiamo riprodotto un fazzoletto di mondo esterno nello spazio della nostra aula. I materiali raccolti all'inizio hanno preso forma nelle mani dei bambini, a volte integrandosi con gli equilibri, in altri casi creando un micro ambiente che accoglie le pietre e sviluppa una narrazione che si esplicita nel titolo di ogni composizione di questi piccoli artisti ricchi di talenti inesplorati. 

Gli equilibri dei bambini nel greto della Parma.
L'uscita al torrente Parma ha permesso ai bambini di rendere concrete le nozioni teoriche acquisite in aula. Attraversando alcune vie della città ci siamo fermati ad osservare le diverse tipologie di pietre da costruzione, dagli edifici alla pavimentazione in porfido, osservando come ci si orienta nell'area urbana rispetto alle zone naturali di cui avevamo parlato a scuola. Dalla performance individuale indoor sono passati agli equilibri in piccoli gruppi collaborativi. Dall'ambiente protetto dell'aula hanno dovuto dare forma alle loro creazioni con il sole e il vento che disturbava i loro effimeri equilibri. 

In questo periodo dell'anno il torrente è quasi in secca, una peluria di erbe e piante ricopre anche le zone più sassose e ciò che rimane dell'acqua è oasi per gli animali che han divertito i bambini: numerose piccole rane che saltano fra le pietre in equilibrio, uno stormo di garzette bianche che si abbeverano poco lontane da far volare via con qualche schiamazzo, per ammirarle volteggiare nel cielo azzurro e ritornare ad abbeverarsi. E poi i manutentori del verde, la ruspa che scende nel greto, insomma avventure nell'avventura.  

Alcune pagine del Taccuino di Land Art. 








Affiancato a tutto questo c'è stato poi il lavoro di scrittura. Ogni bambino ha avuto il suo personale Taccuino di Land Art sul quale annotare le fasi più significative del laboratorio: appunti, osservazioni e rappresentazioni grafiche sull'esperienza vissuta che i bambini han saputo cogliere in dettagli sorprendenti. 

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Questo laboratorio non sarebbe stato possibile senza la collaborazione dell'insegnante Monica Pozzati, che ha messo a disposizione le sue preziose competenze pedagogiche e in materia di Land Art.

A seguire i lavori individuali dei bambini.

YOUSSEF - LA
BILANCIA ESTRANEA
STELLA - NATA
DALLA NATURA
SOFIA I. - LA TORRE
DELLE ROCCE COLORATE
CHRISTIAN -
CARRUBILIBRIO
CHEIK -
CONNESSIONE
SIHAM - LA
FOGLIOLINA MONELLINA



ARUNVIR - LA
TORRE DI CARRUBE

DANIEL - IL
DINOSAURO T-REX

KRIS - L'ACROBATA
DEL MESE

HAROUNE - LA
PUNTA ROCCIOSA

AMINE - IL PONTE
NEL DESERTO



PRISCILLA - LA
DONNA DI SASSO







JAMES - LA
MAMMA T-REX
ESLA - IL
GIRAFOGLIE
JAYDEN - TORRE
DEL DENTE
AZEEM - IL PONTE
NON CADENTE
ESTHER - TORRE
CON LE MELE
EDOARDO -
MANO CASTELLO

AMADOU -
LA CASA DEL LEONE

YAHYA -
PONTE TORRE

TAKI - CASA

RAHAF - KMARLUNA

RINED - BAMBINA

LUCAS -
IL FARO IN MARE
SARAH - LA
TORRE DEL DENTE
MANVIR - LA
DAMA DI ROCCIA
ERGIS - LA
TORRE DEI FOLLI
ESHANI - LA MAMMA
CON I BAMBINI

GABRIELE - IL
CASTELLO VULCANICO

VICTOR - L'UOMO CON
LE MANI IN TASCA

NADA - LE
TRE GEMELLE

ANNABELLA -
L'ACQUARIO

HUZAIFA - LA
CASA DI ROMEO

HIDAYA - LE
PIETRE GEMELLE



OUSMANE - IL
MARE SCURO

SOULEYMAN - IL
CASTELLO NEL GIARDINO

YASSIN - LE
TORRI FLUVIALI

KIRSTEN - IL CASTELLO
 FRA GLI ALBERI

SOFIA D. -
PIETRAFOGLIE

JOHN - LA
FORESTA DI DINO

MARCELLO - PITTORE
 CON SCIARPA

LUIS - LA
TORRE DI SASSO

LEONARDO - LA
GUERRA IN MARE

MONICA - CANE
NEL GIARDINO

RULIN - IL GIARDINO
 DI MONTAGNA




Il cartellone finale all'ingresso della scuola con la stampa delle fotografie degli studi.


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